Venezia, da Pellestrina alla Palestina, 794 ebrei sopravvissuti con la nave Kadima nel 1947. L’incredibile storia dell’operazione Aliyah Bet

Lido Oro Benon per la Memoria

“Da questa sponda il 5 novembre 1947 salpava la nave Kadima con a bordo 794 migranti europei, ebrei diretti in Palestina. La Municipalità del Lido e Pellestrina e la Comunità Ebraica di Venezia”. Così recita la lapide all’isola veneziana di Pellestrina, posata nel 2017 sul muretto in pietra d’Istria della Strada Comunale sulla Laguna (vicino alla chiesetta Madonna della Carità, zona ex cantieri De Poli).

In questo video, prodotto da Keren Hayesod Italia ONLUS, parla Zeev Rotem. Il capitano della nave Kadima racconta la storia del viaggio verso la Palestina iniziato a Pellestrina.

IL RACCONTO

La navigazione della Kadima fu interrotta dagli aerei inglesi, il capitano Zeev Rotem spiega “Prima uno, poi un secondo. Poi dopo scorgemmo una corazzata. Ci fu data istruzione di non opporre resistenza, giacchè la nave era in cattive condizioni. Tutti erano saluti sul ponte il che rendeva la situazione ancora più pericolosa. La corazzata ci portò a Haifa e da lì i passeggeri, esplusi dagli inglesi, furono costretti a salire su un’altra nave diretta a Cipro. Fu deciso che il medico e l’infermiera sarebbero rimasti con i clandestini a Cipro fino alla conclusione dell’avventura che ovviamente non sapevamo quanto sarebbe durata. Il gruppo del Palmach, di cui ero comandante, si nascose in una stanza clandestina piccolissima nella prua della nave, sotto la cabina del capitano, e alla sera, addetti alle pulizie del porto di Haifa ci portarono delle tute uguali alle loro, così che potemmo uscire dalla nave e sparire nelle strade di Haifa. La mia impressione degli italiani? Sono pieno di ammirazione per loro. Aiutarono l’emigrazione clandestina con assoluta consapevolezza, sapeveano esattamente che cosa succedeva attorno a loro. Quando capirono chi era questa gente, da dove venisse e dove fosse diretta, il loro atteggiamento fu collaborativo al 100%. Ci fece bene.

ALIYAH BET

Aliyah Bet עלייה ב’ era il nome in codice dato all’operazione di immigrazione clandestina degli ebrei, soprattutto rifugiati in fuga dalla Germania dei nazisti e poi sopravvissuti all’Olocausto. Viaggi nella Palestina mandataria nel periodo tra il 1920 e il 1948 in violazione delle restrizioni stabilite nel Libro bianco inglese. L’istituzione dello Stato di Israele avvenne nel maggio 1948. Furono oltre 100.000 le persone che tentarono di entrare nella Palestina mandataria mediante 142 viaggi organizzati con 120 imbarcazioni. Oltre metà dei viaggi sono stati fermati dalla Royal Navy che aveva otto navi di stanza in Palestina e altre che dovevano rintracciare le barche sospette. La maggior parte degli immigrati intercettati sono stati destinati ai campi di internamento nell’isola di Cipro.

Foto di Simone Rossi